Come scegliere il filo per uncinetto
L’importanza della scelta del filo per uncinetto in base al progetto che si ha in mente.
Le tipologie di fili che possono essere usati per i lavori all’uncinetto oggi presenti sul mercato sono tantissimi, per cui una persona ha la necessità e il bisogno di comprendere bene come saper scegliere quello che risulta il migliore in base al progetto che ha in mente di eseguire.
Generalmente gli artigiani usano il termine filo per identificare il materiale da poter lavorare all’uncinetto anche se le sue dimensioni variano per diversi spessori e sono disponibili in dimensioni da 3 a 100.
In generale il filo usato per i lavori all’uncinetto è più spesso e più pesante.
La prima considerazione da farsi nella scelta del filo per l’uncinetto è la contezza del progetto per il quale sarà utilizzato.
Molti tipi di progetti richiedono pesi, fibre di filo e altri diversi fattori significativi.
Uno di questi fattori, che spesso gli artigiani non comprendono, è che il metodo di pulizia del capo o del capo finito influisce sul suo modo di essere utilizzato e sulla sua durabilità.
La regola del peso per il filo per uncinetto
I produttori del materiale realizzano fili all’uncinetto con diverso peso.
La regola empirica è che maggiore è il thread e più il filo è sottile.
I fili con peso 100 sono sottilissimi e usati raramente.
Le dimensioni del filo per uncinetto tra quelli più comunemente usati hanno peso tra 10 e 30.
La taglia 10 è identificata come peso del copriletto in quanto moto forte e di solito viene utilizzata per pezzi di grandi dimensioni come tovaglie o appunto copriletto.
Le due distinte tipologie di filo per uncinetto
Il contenuto di fibre del filo per uncinetto è un’altra scelta importante.
I fili all’uncinetto sono distinti in duplice tipologia: le fibre naturali e le fibre sintetiche.
Sebbene molte delle fibre naturali provengano da materiali vegetali, alcune delle fibre più rigogliose sono ottenute dai e dalle lane di animali e dalle loro pellicce.
Alcuni produttori mescolando fibre creano la morbida combinazione di cotone e lana, che ottiene un filo con una struttura elastica distintiva.
Le fibre vegetali più conosciute e di grande produzione sono il cotone e il lino.
Uno dei fili di cotone tra i più lussuosi oggi sul mercato è il cotone egiziano, che, appunto, è molto rinomato per avere grande morbidezza e spiccate caratteristiche di lusso.
La quasi totalità del cotone è mercerizzato al 100%, vuol dire che viene trattato con alcali per donargli buone caratteristiche di resistenza, renderlo più brillante e in più ad essere più ricettivo ai coloranti.
Quasi tutti gli artigiani preferiscono il filo di cotone mercerizzato.
Altre aziende produttrici di filo hanno introdotto fibre a base di bambù.
Alcune parti della pianta del bambù sono scomposte in una sorta di sostanza viscosa e forzata a pressione ad attraversare un foro del diametro di un filamento così da creare le fibre che poi vengono intrecciate nel filo.
Il bambù essendo un materiale del tutto naturale è quindi una risorsa sostenibile e rinnovabile grazie anche alla caratteristica delle piante che hanno una rapida crescita sulla terra.
In genere, il filo di bambù si presenta setoso e alcune produzioni spesso riescono più morbide del cotone.
Un lavoratore dell’uncinetto chiamato “crocheter” deve avere consapevolezza che il filo di bambù è fragile quando è bagnato e pertanto, non è una buona scelta per capi che richiedono frequenti lavaggi.
I fili ottenuti dalle lane di origine animale per la maggior parte sono fili speciali.
A volte determinati thread sono difficili da trovare e spesso i crocheter ordinano questi thread occorrenti per mezzo di aziende che vendono queste tipologie di thread speciali su Internet.
La produzione del filo per uncinetto tramite il metodo della viscosa
I produttori, utilizzano anche il metodo della viscosa per realizzare molti dei fili sintetici, come rayon e nylon, tant’è che spesso il nylon è chiamato nylon viscosa.
In genere, un articolo creato con filo di nylon mantiene inalterata la sua forma, non si allunga facilmente e non si restringe.
Il poliestere è un’altra delle fibre sintetiche che i produttori realizzano per il filo all’uncinetto.
Molte aziende producono altre fibre con mescole di poliestere e cotone.
I fattori suddetti non sono considerazioni univoche nella scelta del miglior thread per un determinato progetto, è buona norma leggere le avvertenze e le istruzioni per la cura del capo riportate sull’etichetta del filo per uncinetto.
Per i fili di rayon vi è da osservare che alcuni sono resistenti al colore, altri possono non esserlo.
In commercio si trova sia il cotone è mercerizzato, sia il filo non trattato, l’etichetta comunque avviserà il crocheter di possibili problemi inerenti il thread.
I thread metallici sono altri thread interessanti che aggiungono uno scintillio a un progetto.
Altre novità in fatto di fili è costituita dal filo di canapa che viene utilizzato nella produzione di gioielli e i filati di rafia che gli artigiani utilizzano per creare cestini, borse e tappeti all’uncinetto.
I produttori di filo per lavori all’uncinetto sono in continuo sviluppo e creano sempre fili innovativi, si pensi che una società ha sviluppato un filo deodorante, realizzato con una fibra che assorbe i gas, neutralizza gli odori, inclusi quelli del corpo umano e ha perfino un benefico effetto antibatterico.
L’uncinetto come hobby
Il lavoro all’uncinetto può essere considerato anche un possibile hobby quando si dispone di tempo libero, infatti permette di realizzare tante cose carine, non riferite al solo abbigliamento, ma anche all’arredamento o al semplice abbellimento.
Quando si deve eseguire un lavoro con l’uncinetto la cosa più importante, come sopra esposto, ma anche la più difficile è la scelta del filo adatto, specialmente si si è alle prime armi.
Se non si conosce bene quest’espressione artistica si corre il rischio di spendere molto denaro e andare incontro a sprechi inutili.
Per fare un lavoro all’uncinetto è importante quindi acquistare del filo per uncinetto di qualità.
Il mercato propone filati per ogni fascia di prezzo che cresce con il crescere della qualità e verso l’alta qualità, vi sono alcuni fili che possono raggiungere il costo di centinaia di euro.
Se la scelta non è sicura conviene optare per un filato più economico, non sarà di alta qualità ma si otterrà lo stesso un ottimo risultato.
Identicamente conviene optare per un filo non troppo sottile, tra quelli più spessi si troverà quello ideale, utile per raggiungere subito la grandezza dell’oggetto da realizzare.
Se si ha già in mente uno schema ben preciso è bene sceglierne quindi uno di un certo spessore ma che necessariamente molto pregiato.
Questa scelta darà la possibilità di apportare, volendo, le possibili correzioni allo schema.
Quindi, avere l’opportunità di disfare il lavoro diverse volte, senza alcuna preoccupazione per il materiale che si consuma per effettuare le giuste prove e insistere per acquisire esperienza.